lunedì 21 maggio 2007

IMMAGINI DA UN MONDO PERFETTO


Un uomo cammina per la città
non trovando più se stesso
imprigionato nella virtualità.
Non hanno più terra le radici,
la tartaruga è diventata gazzella,
l'anima è un'interfaccia riscrivibile.
Non ha senso pensare al Paradiso,
ci illudiamo di vederlo ogni giorno
mentre ci costruiscono le identità.
L'uomo vaga ancora per la città,
disorientato da una guerra cruenta
dove sogni e realtà portano le armi.
Scopre che la sua meta è un fantasma,
i suoi desideri sono un'immagine sfocata
che ha ceduto alla logica del contratto.
Fissa il simulacro di un mondo perfetto
pensa che stiamo commettendo un errore
cancellando ciò che è stato con l'ignoto.
L'uomo guarda infine dentro di se,
capisce che quel bambino non è scappato
e che l'imperfezione può dare anche felicità.

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