mercoledì 24 ottobre 2007

CHI SI RIVEDE……


Uuuuuh, ariecco u scienziato!! Innanzitutto scusate di cuore,carissimi compari miei!! Sono passati più di due mesi da quando ho aggiornato il blog l’ultima volta. Qualcuno di voi dirà: sono stato così bene questi due mesi, ora ecco di nuovo questo! Era Agosto quando ho scritto l’ultimo post e faceva un caldo tremendo, ora invece sembra di stare nella bufera…vabbè capita,amici cari! Mi ha fatto piacere rivedere tutti voi dopo l’estate…anche se devo dire che la sala lettura di via salaria ormai è diventata una sala da thè. Se almeno ce ne fosse uno sano già sarebbe qualcosa,invece sembra il reparto speciale del CIM….e vabbè! Ad Agosto mi ero reso conto che il blog aveva raggiunto il grado nullo di comunicazione, soprattutto nei giochetti per indovinare i nostri cari ospiti! Ragion per cui ho deciso di eliminare almeno questa rubrica. Ora questo spazio sarà dedicato in maniera più decisa alla poesia. Vedremo se continuare i racconti dei miei “Esperimenti sociologici” o no….sicuramente quella che rimarrà sarà la rubrica “Ospiti illustri” che per ora annovera solo il nome di Eugenio Montale.
Ma un’altra ragione,miei folli amici, mi ha tenuto lontano da questi pixel:mi sono chiesto a cosa serva scrivere poesie. Vedo il mondo tingersi di grigio, la vita adulta dispiegarsi davanti a me,le piccole realtà quotidiane che assaporo ogni giorno: è tutto molto molto distante dalle illusioni, dalle nobiltà dei sentimenti, dai sogni. Tutto è concreto, tutto è svelto,tutto è un fatto. Non c’è più tempo per l’astrattezza, la riflessione, la parola. Si corteggia ancora con il fascino delle parole? Non credo, miei illusi amici.
Però, nonostante tutto, di seguito troverete tre delle mie riflessioni. Appartengono a momenti diversi.
E quindi, alla fine, ho deciso di rimettermi davanti al mio computer. Questo grazie a voi,amici miei.

VERSO L’ AMORE

Seduto qui su questo divano in disparte
è tempo di riflettere anche se non sembra.
Vedo tutti parlare,ridere e scherzare
come ho fatto io con te fino ad ora.
Ti osservo mentre sorridi e ti muovi,
sembra che tu appartenga ad un mondo
dove peccato e volgarità non esistono.
Immagino che gli angeli ti abbiano creata,
e poi ti abbiano spedita accanto a me
perché conoscessi la sensazione del volo.
Mentre ti guardo conosco la diversità,
diversità evidente tra passato e presente
ma lo è ancora di più tra parole e fatti.
Amore, per me sinonimo di avventure,
un momento magico da sottrarre al tempo
ma forse solo ora ne conosco il significato.
Ti guardo e penso ai giorni a venire,
il tuo viso non sarà il ricordo di questa sera,
e il tuo ammaliante profumo sarà la mia aria.
Sollevo lo sguardo ed incontro i tuoi occhi,
rispondo al tuo sorriso: mi alzo di scatto,
ho deciso di provare finalmente il vero amore.

LA SCOMPARSA DELLA LUNA

Forse è perché oramai è stanca
di illuminare il cielo ogni notte
che tu stasera non sei con me.
Si uccide la dignità dell’uomo,
si annullano i valori della civiltà
ed era in alto a ricordare la verità.
Risuonano le urla di una donna,
che darà un figlio dal dolore
ma lei era sempre lì immancabile.
Nonostante il declino dello spirito,
lei custodisce ancora la semplicità
e un pozzo di immagini per i romantici.
La voglia di successo ed il denaro
sono i suoi principali nemici
talvolta troppo forti da combattere.
Anche l’amore ha scelto il calcolo,
la solidarietà è in esilio dal mondo
e assistiamo alla sua scomparsa.
Cerco di ritrovare il suo messaggio
tra i tetti rovinati di questo paese,
nostalgia di una storia ormai svanita.
Immerso nel verde di un giardino,
penso agli amanti che ha ospitato
e sembra di vedere tutto più puro.
Così come lo è questa chiesa antica,
il chiostro di colonne doriche,
e la fontana sgorgante al centro.
Pare di ascoltare la timidezza,
di coloro che furono qui in passato
a cercare di leggere negli occhi altrui.
Io ti vedo e mi sento trasumanare,
permetto al mio amore di esprimersi,
mentre il cuore è ormai sulle labbra.
E mentre perdo il senso di me stesso,
ascoltando il sapore della tua dolcezza,
penso che la luna sia ricomparsa. Per noi.

ANGELO

Un quarto di secolo io, quasi uno tu
che hai reso rosa i pomeriggi d’infanzia
e mi chiedevo dove nascondessi le ali.
Pelle e mani sono quasi buccia d’arancia,
pochi denti e capelli ma un cuore immenso
ti chiamo “nonna” anche se sei un angelo.
Crescevo e mi chiedevo per quanto tempo
lo scorrere degli anni avrebbe permesso
di godere ancora della tua compagnia.
Ricordi i silenziosi pranzi dopo la scuola,
passati a vedere i tuoi programmi preferiti
mentre io e Luca non volevamo crescere?
Ricordo la tua premura ed il tuo affetto
un pasto caldo pronto sempre per noi
che ci impegnavamo a farti arrabbiare.
Talvolta ti chiudevi in cucina a mangiare,
perché volevi parlassimo delle cose nostre
ma era bello quando pranzavi con noi.
Sono cresciuto, figlio di quei momenti
ora, forse, non ci vediamo più molto
ma solo il cuore è custode del vero affetto.
Spesso, nonna, sogno una grande utopia:
non sarebbe bello se vivessimo al contrario
e che tu tornassi giovane, allegra e vivace?
Noi diventeremmo pian piano più piccoli,
e, alla fine dello spettacolo, ai saluti finali
tu guarderesti di nuovo con serenità al futuro.

venerdì 3 agosto 2007

PAUSA ESTIVA E RINGRAZIAMENTI

Ed eccoci arrivati alle tanto agognate vacanze!!Domani, ore 6, mi aspetta la Salerno-Reggio Calabria che condurrà me, Paolo e Fabrizio dalla nostra cara Elvira a Corigliano Calabro!
Da un lato sono molto contento di partire, dall’altro però mi mancheranno molto tante cose!! Non riaggiornerò il blog prima di fine agosto-inizio settembre percui vorei farvi un saluto ed esprimervi tutta la mia gratitudine per questi 5 mesi trascorsi insieme all’ormai storico indirizzo:via Salaria 113.
Grazie a Rosa, Lucia per i pranzi consumati davanti alla mitica vaschetta con i pesci e per la loro solarità anche nei momenti di estremo caos. Un grazie particolare a Valentina,con la quale oltre ai pranzi, ho condiviso molte discussioni che mi hanno dimostrato la grandezza e la sensibilità del suo animo.
Grazie ad Eliana per la sua allegria, grazie all’altra mitica Valentina (la nostra panterona) che mi ha fatto ridere più volte a crepapelle con le sue battute allietando i pomeriggi passati sui libri. Un ringraziamento va anche al Tessitore, con cui abbiamo progettato tante di quelle azioni da compiere…aspettate e vedrete!!
Grazie a Veronica…mi mancano già tanto le nostre litigate,le cene a casa sua,le nostre chiacchierate in macchina. Grazie ad Amata e Giada, due ragazze speciali, sempre solari che mi hanno fatto divertire troppo. Grazie ad Emanuele per le nostre amene discussioni e per le sue battute che mi hanno permesso di dimenticare tanti momenti di tristezza o malinconia. Grazie al grande Sorrentaus, che mi ha insegnato tante cose, molto più di quanto lui se ne renda conto!! Grazie all’esimio Paolo Duff…mi ricorderò sempre della serata della cover di Rino Gaetano…ammazza come si scatenava in pista…all’univ tutto tranquillo,ma lì!!!
Un ringraziamento particolare va ad Alberto, Andrea ed Emiliano…i veterani di Via Salaria. Sono stati con me fino al giorno della chiusura…Le risate con i filmini di Emiliano! E gli scherzetti di Alberto dove li mettiamo?? Un grazie di cuore ad Andrea per la sua compagnia…unico ragazzo sano in mezzo ad una gabbia di matti…e grande frequentatore di questo blog!!
Ma come non poter ringraziare Paolone e Silvia?? Ho apprezzato molto i discorsi fatti sulla letteratura, su De Andrè, sul cinema…e soprattutto le mitiche uscite di Paolone che mi facevano letteralmente scompisciare!
E naturalmente come non citare due dei miei migliori amici: Coccia e Marcone!! Vederli ogni giorno anche a Via Salaria mi ha aiutato molto ad essere più sereno!
Grazie al mitico Marco Siae, che però veniva sempre alle 19!!! Un saluto anche a Fabiola...non dovrei ringraziarla xkè ci siamo menati più volte ma oggi mi sento buono!!!!
Ed eccoli finalmente!! Li ho lasciati x ultimi xkè a loro va il mio ringraziamento più forte!!! Parlo di Vincenzino,Carlo e Giuseppe!! Senza di loro via Salaria non sarebbe via Salaria!! Senza di loro non mi sveglierei tutte le mattine con la smania di prendere il tram….per loro tre non ho parole…non si possono descrivere…posso solo dire:GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE!!!!!
In mezzo a tutti questi ringraziamenti ho un rimprovero da fare! Tale rimprovero va a Fabiana. Stella mia, se mi ti metti accanto mentre studio Barbano, io poi faccio carte 48! Non ce capisco più nulla…percui la prossima volta fai la brava,mettiti almeno 2 sedie dopo…HHHHHO!! MaRONNA ICORONETA!!!

Ragazzi,grazie ancora di tutto, via Salaria per me è stata una seconda famiglia…ci rivediamo a settembre!

NON DIMENTICATEMIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!

domenica 22 luglio 2007

Articolo importante

L’autore dello sconosciuto blog lancia un appello ai rapitori

Penny: “Liberate Cavallaro”

Altri 3 post per liberare l’ostaggio. Ma c’è chi parla di messinscena.

Occhiali scuri ed occhi tristi. Così si presenta Penny all’esame tenuto da Aldo e Giuseppe. Si potrebbe pensare che abbia studiato tutta la notte. Non è così però. E’, invece, estremamente teso per la sorte del suo professore e amico, Renato Cavallaro, rapito due settimane fa da Vincenzino, Carlo e Giuseppe il bidello. Si sente in colpa. I rapitori infatti hanno compiuto il loro insano gesto perché Penny non si decideva ad aggiornare da un mese il suo blog: http://isentieridellutopia.blogspot.com.
Il Maestro (così si fa chiamare Carlo nella sua cerchia), ha sfasciato una finestra dell’ appartamento del blogger lanciando un sasso in una busta di plastica in cui c’era anche un foglietto. C’era scritto: “O aggiorni il blog oppure rapiamo Renato”. Poi una riga più sotto: “E scrivilo con la tastiera tua”. Messaggio che ha fatto identificare il primo dei banditi.
Due giorni dopo le intercettazioni telefoniche hanno rivelato i complici del maestro. Giuseppe il bidello ha ricevuto una telefonata da Vincenzino che diceva: “Carissimo compare mio, ma tu lo conosci lui?”. L’interlocutore avrebbe risposto: “eh, ma eh, ma lui chi?”, quindi di nuovo Vincenzino:” Come chi? Carlo! E’ lui che ha organizzato tutto!”. Queste infine le ultime secche parole del bidello della facoltà:” Uuuuuhhh, u scienziato!! Tutt’isso fa!! Cantante, Nobèl e mo pure u rapitore!! Eh,ma eh, ma tirammo a campà va!”
Saputo tutto, Penny ha deciso di mettere tre nuovi post nel suo blog. Li troverete subito dopo quest’articolo. Riguardano le tre rubriche da lui curate.
L’autore di “I sentieri dell’utopia” ieri avrebbe detto al termine dell’esame: “Aldo, devo andare a casa. Se puoi scrivi sul tuo giornale il mio appello. Incito i rapitori a liberare il tuo collega, nonché mio grande professore. Ti do la delega. Oggi scriverò i miei nuovi tre post. Confido nella sensibilità di Vincenzino.”
Poi ha aggiunto: “Ringrazia il tuo assistente per il 28, dato che non sapevo nulla” .
Ieri sera è arrivato un video in redazione. C’era Cavallaro in primo piano che diceva: “Mmmmhhhh, beh, tiratemi fuori perchè io qua con sti pazzi non ci sto piùhhh…”. Poi un improvviso scatto: “E ai miei studenti voglio dire che chi non capisce la domanda all’esame: DODICI PUNTI IN MENO!! VA BENE?”
I rapitori hanno poi dimenticato di spegnere la telecamera. Sullo sfondo si vedeva il Maestro che gesticolava in maniera folle gridando: “Non me chiamate più!!”, Giuseppe che rideva a crepapelle con Vincenzino, e il prof Cavallaro con gli occhi spiritati che guardando nel vuoto diceva :”beh, ora chiamo Penny, e gli dico che è andato tutto lisciohhh…mmmhhh…beh,poi andiamo tutti e 5 in discotecahhh!!”….
Che sia tuta una messinscena organizzata da Penny per fare pubblicità al suo sito??

IL LAMENTO DEL CIELO

Cosa è rimasto della vostra favola?
E’ presente solo come illusione,
veicolata dalla tecnologia digitale
impegnata a rendere finta la perfezione.
Un mondo ideale come morte di realtà,
dove invece voi tutti siete soldati
e la battaglia si combatte ogni giorno.
Mi avete allontanato più volte ed ora
i vostri grattacieli tentano di sfidarmi
ed i sogni sono le vittime del progresso.
Siete ormai lacerati e divisi come atomi,
proprietà e successo sono gli ideali,
poesia e sincerità fanno sorridere.
Non è questo ciò che volevo per voi,
avete attentato più volte alla mia salute,
ed ora rischiate di colorarmi di grigio.
Eppur ci sono i superstiti della verità,
chi non passa da eroe a pagliaccio,
chi ha fiato per gridare ancora: “no!”
Se vi capiterà di volgere in alto gli occhi,
se sentirete ancora quel tremolio interno,
solo allora sarete vivi, ed io ci sarò.


INDOVINA CHI – TERZA MANCHE

Uuuuuhhhhh, arieccoci qui con altri due immagnifici ospiti…stavolta sono molto ma molto facili,miei cari sciroccati

Primo Ospite: Quel che l’altissimo ha tolto a monte,
ha ricompensato con grande virtù in basso.
Placido appar lui, senza alcuna metamorfosi.
Svelate l’identità nascosta.


Secondo Ospite: Echeggia qual usignolo nei boschi,
non è solito vagabondare preferendo la sedentarietà,
memorabile gaudio al sesto gol romanista!

Sipario e titoli finali

La modella da “Ricomincio da tre”

Orbene, una sera mi trovavo con una mia amica e con le nostre rispettive madri al ristorante di San Giovanni “Ricomincio da tre”. Era una cena organizzata dalla madre di questa adorabilissima fanciulla per combinare un matrimonio. Peccato che io sia ancora troppo giovane e poi, sposando lei, sarei diventato ospite fisso delle cliniche psichiatriche, poi manco era bella!!!…ma orsù, arriviamo al nocciolo!
Al tavolo di fianco al nostro c’era una ragazza…ecco, questa sì che era bella!! Castana, capelli lunghi mossi, occhi azzurri, magra ma con tutti gli accessori a posto (amici miei maschietti,voi mi capite!!) Con lei c’era un uomo, pensai subito che fosse il compagno. Ho notato che questa lanciava sguardi ma non ci ho fatto molto caso infatti dentro me pensavo : di fronte ad una così mi inginocchio e basta, mica mi chiamo George Clooney o Tom Cruise!
Poi ad un certo punto è diventato un fermo immagine: guardava proprio fissa su di me….Ho iniziato a crederci allora che guardasse me!
Non sapevo che fare! La ragazza stava con quello che mi sembrava fosse il fidanzato, io stavo con la mia aspirante suocera,con mia madre e con una pazza!! Ma che mi mettevo a fare??
Alchè le mie commensali femminee lo hanno notato e la mia amica se ne è uscita dicendo.”Diciamole che sono la tua ragazza così non guarda più”.Allora io le ho risposto:”Ma no! Ma non ti disturbare…ognuno è libero di fare quel che vuole, se vuole guardare lasciala fare,no?”. Eh,eh! Fossi matto!!
E qui comincia l’esperimento. Vittima: il cameriere di “Ricomincio da tre”. Quando infatti ci ha portato il conto, io gli ho detto: “Senti, ma chi è quella ragazza che è tutta la sera che guarda?”. “E’ una modella,viene spesso qui, ma davvero guarda? Racconta un po’”…insomma è andata a finire tra me ed il cameriere che parlavamo ad un tavolo da soli, mentre le mie tre accompagnatrici aspettavano di andar via…Il cameriere mi diceva:“buttati che ogni lasciata è persa, che ti frega che sta con quello, al massimo lo distraggo io”….un macello!!
Pressato da una parte e dall’altra ho deciso, come il re dei coglioni, di esaudire le richieste della mia matta amica dell’infanzia e di uscire. Però l’occhiolino l’ho lanciato a questa famigerata modella e lei l’ha rifatto…H-h-h-o!! Maroooonna mia!! Me sento male!! Acqua!! Non ce la faccio!!
Sono andato, nei mesi seguenti, sempre a cena da “Ricomincio da tre”. Ogni volta che si usciva a cena fuori io proponevo quel ristorante!
Una sola domanda : voi l’avete rivista più sta benedetta modella??? E meno male che andava spesso lì!! Quando ripenso a quella cena oggi mi mangi le mani!! Anzi, permettetevi di darvi il commiato,va!! Sennò faccio a pezzi il Pc a martellate!


sabato 9 giugno 2007

PRIMO OSPITE ILLUSTRE

Bene amici cari. Vi annuncio che anche il secondo ospite della seconda manche è stato svelato. Il nostro amico Coccia sta a tre,eh! Presto ci sarà la prossima puntata con due nuovi ospiti! Presto arriveranno nuovi racconti sui miei esperimenti! Presto ci saranno nuove mie riflessioni....Aspettatemi con ansia, nel frattempo non dimenticatemiiiiii!!!
Le mie sono appunto riflessioni. Ho deciso però di nobilitare questo blog con poesie vere e proprie. Ogni tanto metterò poesie di grandi poeti scelti da me. Sceglierò, di loro, le poesie che mi hanno colpito.
Il primo "ospite illustre", in tal senso, è Eugenio Montale. Nei 3 post seguenti troverete testimonianza...a presto amici miei e grazie per la vostra frequentazione!!!

LA PRIMAVERA HITLERIANA

Per me questa poesia ha un ricordo particolare: la discussi all'esame di maturità. Fa parte della raccolta "La bufera e l'altro", uscita nel 1956. Raccoglie ,le poesie dal 1940 al 1952. Erano anni particolari. C'era stata la seconda guerra mondiale, il dilagare della società di massa, il dominio della DC e del PCI che non portò a nulla. Tutti segnali che, secondo Montale, annunciano il declino non solo dei valori autentici, ma di tutta la civiltà occidentale. La "bufera" allude alla seconda guerra mondiale ma anche a tale catastrofe, "l'altro" ad avvenimenti estranei e succesivi ad essa.
Questa poesia fa parte della quinta sezione dela raccolta. Una sezione in cui il poeta prende coscienza della crisi dei valori e cerca di trovarne dei nuovi. La poetica può asolvere questo compito. Essa deve rifugiarsi dalla "bufera" non più nell'alto, nell'astratto; ma nella concretezza, nel "fango" dell'esistenza quotidiana.
Nella poesia postata si allude ad una visita di Hitler a Firenze. E' stata scritta in due fasi: nel 1939 e nel 1946. Il capo del nazismo è il "messo infernale" ed il suo arrivo a Firenze è una profanazione ai valori della civiltà occidentale. A lui si contrappone Clizia(mentre il tedesco è l'Inferno, Clizia è il Paradiso), portatrice dei veri valori. Montale si chiede: se c'è Hitler e la guerra, allora che senso hanno i momenti vissuti con lei ("Tutto per nulla dunque?")? Ma alla fine della poesia si prospetta un possibile riscatto e la nevicata di falene, triste presagio iniziale, si trasforma in una possibile morte dei "mostri": la morte di Hitler e Mussolini.

Folta la nuvola bianca delle falene impazzite
turbina intorno agli scialbi fanali e sulle spallette,
stende a terra una coltre su cui scricchia
come zucchero il piede;l’estate imminente sprigiona
ora il gelo notturno che capiva
nelle cave segrete della stagione morta,
negli orti che da Maiano scavalcano a questi renai.
Da poco sul corso è passato a volo un messo infernale
tra un alalà di scherani,un golfo mistico acceso
e pavesato di croci a uncino l’ha preso e inghiottito,
si sono chiuse le vetrine,povere
e inoffensive benchè armate anch’esse
di cannoni e giocattoli di guerra,
ha sprangato il beccaio che infiorava
di bacche il muso dei capretti uccisi,
la sagra dei miti carnefici che ancora ignorano il sangue
s’è tramutata in un sozzo trescone d’ali schiantate,
di larve sulle golene,e l’acqua seguita a rodere
le sponde e più nessuno è incolpevole.
Tutto per nulla,dunque?-e le candele
romane a S.Giovanni,che sbiancavano lente
l’orizzonte,ed i pegni e i lunghi addii
forti come un battesimo nella lugubre attesa
dell’orda(ma una gemma rigò l’aria stillando
sui ghiacci e le riviere dei tuoi lidi
gli angeli di Tobia,i sette,la semina
dell’avvenire) e gli eliotropi nati
dalle tue mani-tutto arso e succhiato
da un polline che stride come un fuoco
e ha punte di snibibbio…
Oh la piagata
primavera è pur festa se raggela
in morte questa morte!Guarda ancora
in alto,Clizia,è la tua sorte,tu
che il non mutato amor mutata serbi,
fino a che il cieco sole che in te porti
si abbacin nell’Altro e si distrugga
in Lui per tutti.Forse le sirene,i rintocchi
che salutano i mostri nella sera
della loro tregenda,si confondono già
col suono che slegato dal cielo,scende,vince-
col respiro di un’alba che domani per tuttisi

riaffacci bianca ma senz’ali di raccapriccio,ai greti arsi del sud.

Eugenio Montale (La bufera e l'altro, Silvae, V sez.)

LA CASA DEI DOGANIERI

Questa è una di quelle poesie che fanno venire la pelle d'oca, almeno secondo me. La scrisse nel 1930 ma uscì nella raccolta "Le Occasioni". E' un Montale diverso rispetto a quello di "Ossi di seppia". Non è più utopico ma ideologico. Lascia il simbolismo per l'allegoria dantesca. Questo anche in virtù della situazione storica: l'intellettuale rimane distaccato dalla realtà, difende la sua aristocrazia contro la rozzezza del fascismo, non c'è più spazio per il volontarismo utopico...
Ma veniamo alla poesia. E' dedicata ad Arletta, una ragazza morta. Insieme a lei il poeta ha vissuto un momento di vita vera (contrapposta all'arida realtà di quel periodo) nella casa dei doganieri. I loro destini si sono poi separati tragicamente ma Montale è rimasto tenacemente legato al momento di quel ricordo. Il poeta si chiede: chi dei due è ancora vivo? Chi è rimasto davvero fedele a quegli unici momenti indimenticabili contrapposti alla gelida realtà? Perchè era quella vissuta con lei la vera autenticità. E allora tutto diventa incerto: la resistenza mnemonica del poeta e la lontananza della donna potrebbero essere fallaci.......

Tu non ricordi la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
desolata t’attende dalla sera
in cui v’entrò lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostò irrequieto.
Libeccio sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non è più lieto:
la bussola va impazzita all’avventura
e il calcolo dei dati più non torna.
Tu non ricordi;altro tempo frastorna
la tua memoria;un filo s’addipana.
Ne tengo ancora un capo;ma s’allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.
Ne tengo un capo;ma tu resti sola
ne qui respiri nell’oscurità.
Oh l’orizzonte in fuga,dove s’accende
rara la luce della petroliera!
Il varco è qui?(ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende…).
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera.Ed io non so chi va e chi resta.


Eugenio Montale (Le Occasioni)

SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO

L'indifferenza è l'unica soluzione esistenziale al male. Guardate proprio la struttura binaria di questa poesia: nella prima parte il male, nella seconda il bene, o meglio la via per conoscere la serenità...E' una struttura geniale!
Questa poesia fa parte del primo libro poetico di Montale, uscito nel 1925: "Ossi di seppia"
Certe volte a guardare il mondo si scopre di essere troppo sensibili, che si potrebbe provare tristezza anche per le piccole cose...forse allora è meglio essere indifferenti....


Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa,era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi,fuori del prodigio
che schiude la divina indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio,e la nuvola,e il falco levato


Eugenio Montale (Ossi di seppia)

domenica 3 giugno 2007

La signora da Renato Zero

Era il Giugno del 2004, quasi tre anni fa. Mi trovavo allo stadio Olimpico a vedere Renato.E' stato il suo concerto più bello, magnifico,credo che rimarrà nella storia. Alla fine lui si è pure messo a piangere per quanto si era emozionato.
Io ero lì mentre la mia delicata signorina dai discutibilissimi costumi e dai fragili ed instabili nervi da pazza assassina era fuori a combinare chissà che guai.....ma questa è un'altra storia...
Insomma, ad un certo punto Renato canta "Il cielo". Nel buio c'erano migliaia di luci accese,un'atmosfera sicuramente magica. Alla fine della canzone scoppiano i fuochi d'artificio, lui strilla:"Vi amo","Non dimenticatemi" piangendo. Le luci sul palco sembrano impazzite. Io dico tra me e me:"Ammazza,sto Renato è il più grande,lo conferma sempre". Mi giro ed una signora in lacrime fa:"Eh,però non può fare così, è troppo, io poi non resisto". Ebbene, io rispondo: "Signora,si faccia coraggio!"....E lei allora mi ringrazia di cuore...
In quel momento sembrava un funerale,non un concerto. Tutti a piagne!Eh diamine!!
No,questo per dirvi che anche questo esperimento è riuscito, la gente ha risposto bene alla rottura delle norme sociali....si,fino a quando non mi arriverà una papagna in pieno volto....

INDOVINA CHI SECONDA MANCHE- parte 2

Amici cari, vi annuncio che uno degli ospiti è stato svelato. Più precisamente, il secondo. Il primo ospite invece ancora no. Pensate alla parola "monelleggia" e pensate alla "placida immago". Non vi dico altro..d'altronde li volevate più difficili,no?
Non procederò alla terza manche finchè anche il primo fantomatico ospite non sarà svelato...
Grazie per i vostri commenti. A qualcuno ho già risposto!!

lunedì 21 maggio 2007

ALTRO INTERMEZZO

Ed eccomi qui...avete visto che alla fine l'ho aggiornato???
La gente si dispera,amici. Non può vivere senza il mio blog. L'altro giorno in facoltà una ragazza si è buttata a terra e si straziava il petto perchè non vedeva nuovi post....Ehh,è un macello,qui,signori miei. Ormai sono popolare,rassegnatevi.
No,a parte gli scherzi, un grazie particolare al mitico Pranovic che esalta forse un po' troppo queste mie riflessioni! Un grazie ad Alberto che l'ha linkato sul loro meraviglioso blog http://talkradiosport.blogspot.com. Un grazie a Rita, Chiara, Qg Luca e Lorenzo, ho risposto finalmente a tutti i vostri commenti.
Ho messo sei nuovi post. Sono tornato al tema principale del blog mettendo altre 5 delle mie poesie e poi...udite udite,la seconda manche di "Indovina Chi"...Leggeteli tutti e 6, anche perchè ci sono gli altri 2 ospiti da scoprire.
Mi raccomando non cambiate sito, qui non c'è nemmeno la pubblicità...
Ora vado a dormire sennò mi partono le coronarie,dopo dove lo scrivo il blog? Al Policlinico??
Grandi e non dimenticatemi.

DIVERSI


Vorrei dedicare questa poesia a tutte quelle persone che vengono definite diverse, strane e che vengono derise senza motivo...ne ho incontrate alcune ed ho capito che sono angeli....


Costretti da sempre ad essere gli ultimi,
non avendo i requisiti di normalità
che l'arbitrio umano ha stabilito.
Sono vittime di una falsa ragione,
che ha come base un castello di carte
generatore di un assurdo odio razziale.
Sono i capri espiatori della storia,
dipinti come origine della devianza
derivante da chi invece li circonda.
La solitudine è la loro unica amica
perchè emarginati dai presunti "perfetti",
che sono sulla via dell'atomizzazione.
La diversità è figlia della biologia,
parente della psicologia e della terra,
ma l'uomo non ha mai capito niente.
La ragione ha provato a combattere
ma la storia registra le sue sconfitte
perchè i veri eroi sono nel blu del cielo.
Dovremo ancora darci molto da fare,
perchè spariscano gli ingegneri di anime,
perchè il colore della pelle non sia una colpa.
A tutti coloro che hanno lottato,
a chi ha cercato di dire no al grande inganno,
a chi ha tentato di rendere il mondo diverso.
Ai diversi.

POESIA PER UNA DONNA


Donna mia, tante volte ti ho incontrata.
Eri in un vagheggiare infantile senza forma,
eri nella prima scoperta dell'essere uomo,
eri nella parola più difficile da spiegare.
Sei stata presente fin dalla mia nascita,
nei chiostri medioevali di una chiesa,
nel verde degli alberi, nel blu del cielo.
Ti ho pensata davanti ai libri di letteratura,
eri nella grazia senza tempo delle cortigiane,
eri in nel suono soave dei ruscelli nell'erba.
Ti ho amata ancor prima di conoscerti
perchè non credevo che tu esistessi davvero.

VERSO UN' ALTRA DIMENSIONE


Mentre ti guardo il mondo si dissolve,
tutta la mia astrattezza diviene concreta
e la mia anima coincide con i tuoi occhi.
La tua dolcezza fa tremare anima e corpo,
e le tue forme sono grazia senza tempo
ed io accompagno la tenerezza al desiderio.
Non è necessario creare utopie col pensiero,
fabbricare angeli con l'immaginazione,
perchè tu sei del tutto estranea alla realtà.
Mi hai detto di voler fuggire con me,
io ti offrirò una favola imparando ogni giorno
e fisseremo dall'alto quel punto con distacco.

IL NOSTRO DESTINO


Guardo il crepuscolo e mi perdo,
il bello è stato destinato all'uomo
per fargli scoprire la sua vera natura.
E' questo dunque il nostro dialogo,
creato per accendere la voglia di te,
per capire che sono uno straniero.


IMMAGINI DA UN MONDO PERFETTO


Un uomo cammina per la città
non trovando più se stesso
imprigionato nella virtualità.
Non hanno più terra le radici,
la tartaruga è diventata gazzella,
l'anima è un'interfaccia riscrivibile.
Non ha senso pensare al Paradiso,
ci illudiamo di vederlo ogni giorno
mentre ci costruiscono le identità.
L'uomo vaga ancora per la città,
disorientato da una guerra cruenta
dove sogni e realtà portano le armi.
Scopre che la sua meta è un fantasma,
i suoi desideri sono un'immagine sfocata
che ha ceduto alla logica del contratto.
Fissa il simulacro di un mondo perfetto
pensa che stiamo commettendo un errore
cancellando ciò che è stato con l'ignoto.
L'uomo guarda infine dentro di se,
capisce che quel bambino non è scappato
e che l'imperfezione può dare anche felicità.

INDOVINA CHI- SECONDA MANCHE

Amici miei, vi sono mancato! Ammettetelo! Hanno messo i manifesti per tutta Roma nel tentativo di trovarmi!!! Andrea si strappava i capelli quando gli dicevo che non avevo ancora fatto la seconda manche di "Indovina chi", Luca invece si è dato agli alcolici ,Chiara ha dato luogo a dei singhiozzi disperati, Bera ha preso a pugni un prof. accecato dalla rabbia per non aver visto mie nuove puntate!!!
Ma ora, cari i miei sballati, sono tornato...insieme a 2 persone che saranno i miei due nuovi ospiti!

Primo ospite: Monelleggia nel rosso angusto di Via Salaria, spronatore come ai tempi della mia infanzia, cede talvolta alle ire smarrendo la sua placida immago. Adunque, di chi favelliamo?

Un applauso al primo ospite...ed ora salutiamo e passiamo al secondo...

Secondo ospite: Poscia che lo vidi un giorno, dubitai di aver mai canosciuto tale pace nell'antropomorfo vociferare. Libro stampato, cedi il passo a costui. Veriter, chi mi svela chi è lui?

sabato 12 maggio 2007

Giuseppe e il goal allunnato

L'altra sera stavo tornando a casa da quel manicomio a cielo aperto che è via Salaria 113 e mi capitò di passare per il parco coi sassi(chi mi conosce bene sa a quale parco alludo).
C'era un gruppo di regazzini che giocavano a calcio, io passai proprio nel momento in cui Giuseppe stava segnando.Corse ad abbracciare i suo compagni ed io allora dissi: "Non vale,eri in fuorigioco".
Non vi dico, amici internettiani, cosa successe. Giuseppe disse:"No,vale invece!". I suoi amici della squadra avversaria dissero allora:"Ha ragione il signore, non vale". Uno di loro mi si fece avanti e disse:"Signore,lei ha visto tutto,è testimone,annulliamo il goal". E' nato un caos infernale!
Ad un certo punto mi sono ritrovato addirittura sulla panchina a parlare con i genitori di questi fanciulletti: abbiamo chiacchierato dei problemi del quartiere, uno di loro mi ha presentato la vecchia spugna del vicinato...Una signora mi ha detto:"ma tu non li puoi portare a casa tua a giocare a pallone?" Io allora ho risposto:"Signora mia,non sono il barone Rochild. Non ho tre ville,due Maserati e otto domestici a disposizione. Dove li metto? Poi mi spaccano tutto." Abbiamo fatto quattro risate.
Alla fine tutti quei ragazzini mi hanno pure invitato a giocare il pomeriggio con loro ma io ho chiarito che ho altri impegni.Poi li ho lasciati dicendo che sicuramente ci sarà occasione per fare un bell'incontro di calcio. Magari possiamo fare figli contro genitori,ho detto. Naturalmente, lettori miei, se volete partecipare siete benvenuti!
Bene, come vedete questo è un esperimento riuscito.

ESPERIMENTI SOCIOLOGICI

Ciao, belli. Inizia oggi una nuova rubrica: gli esperimenti sociologici. Sì perchè dovete sapere che io ogni tanto faccio delle analisi empiriche all'insaputa della gente, diciamo che mi colloco a metà tra sociologia e psicologia sociale. In pratica cerco di rispondere ad una domanda: esiste anomia nelle città? Ci sono valori condivisi? C'è ancora la volontà di scambiarsi due parole, due chiacchiere con gente che non conosciamo? E invece, più sul versante psicologico: possiamo rompere gli schemi quotidiani ancorati al senso comune? E se lo facciamo come reagisce la gente?
Mi è capitato tante volte di ritrovarmi a parlare con gente così, senza nemmeno volerlo. Quando salgo sui mezzi pubblici, beh, al momento di scendere ho conosciuto quasi tutto il tram!! Eh, amici miei, io ho fascino, eh! Mica sono un bambacione qualunque! E così ho deciso di fare l'osservatore partecipante,amici miei...ma ve lo spiegherò nel prossimo post!! Ora andiamo per ordine! Come è nata questa rubrica??
Una volta mi trovai a parlare con una suora africana, una sera a Termini mi feci un bel discorso con Don Vincenzo, il primo Maggio del 2002 incontrai il Generale Cesare...uuuuuh...ma tanti altri se ne potrebbero citare. Una volta feci un bel discorso politico con una ex guardia giurata, un'altra sera con un poliziotto...guardate,di tutto...
Vi voglio raccontare quella del generale Cesare: era il primo Maggio del 2002 e dovevo andare al concerto di San Giovanni. Ero a viale Marconi ed i mezzi non passavano. Mi si fece avanti questo signore e mi disse:"Sarebbe comodo usare il mio avioggetto oggi"...Sì, perchè lui mi disse che nel suo garage aveva ancora un avioggetto della seconda guerra mondiale e che mi avrebbe accompagnato lui con questo coso al concerto.Calcolate che io non l'avevo mai ne visto, ne conosciuto.
Poi iniziammo a parlare di donne, mi disse che lui a 17 anni se la faceva con una di trenta già sposata.Era proprio il periodo della guerra. Poi mi fece conoscere lui una ragazza che stava lì e ci disse: "sposatevi e procreate una grande dinastia". Quando prendemmo l'autobus, io, lui e Michela (la ragazza adocchiata da quel burlone di Cesare),ci mettemmo a parlare con tutti quelli che ci stavano dentro. Appena passammo a piazza Venezia, il generale Cesare disse:"qui cantavano tutti Duce, Duce, Duce.." Alchè io risposi:"Speriamo di non rivederlo mai più uno come quel cretino del duce"...E lui esultò e con noi tutto il tram ad applaudire...Embè,erano tutti diretti a San Giovanni,la sinistra regnava!
A Termini tutti e tre ci separammo ma il ricordo di quella giornata è ancora nitido!!
Insomma questo ed altri innumerevoli incontri mi hanno fatto pensare:ora farò pure io così...contatto così le persone ...rompo gli schemi del senso comune e vediamo loro che mi dicono...
Se anche voi avete avuto avventure del genere mi raccomando commentatele, scrivetemele, parlatene. Salutate tutti sui tram, parlate con tutti...io mi ispiro alla grande iena GIP che ha una faccia come...beh,non si può dire!!
Nei prossimi post di questa rubrica racconterò i miei grandissimi e pregiati esperimenti!!

lunedì 7 maggio 2007

INDOVINA CHI- PRIMA MANCHE

Signori e signore, ragazzi e ragazze, mocciosi e mocciose,
ecco a voi i primi due ospiti del mitico "Indovina Chi"...
SIGLA: Il canto di Giuseppe di Via Salaria (uuuuhh)
CONDUCE: Marco Penny
CON LA PARTECIPAZIONE DI: Pc Hewlett Packard
PRODOTTO DA: www.blogger.com
REGIA: Marco Penny

Allegria,amici navigatori!! allora,veniamo subito al primo ospite:

E' ubicata in quel di San Giovanni, ma la si può trovare anche nei meandri di Via Salaria...Ha una calma al di sopra delle passioni umane ma le sue grandi facoltà intellettive cedono talvolta le armi alla semplicità di un animo fin troppo gentile e nobile...Talvolta si ode cum gaudio magno il suo canto dalla voce usignoleggiante...Orsù,ditemi,miei compari,chi è cotal fanciulla?

Bene,passiamo ora al secondo ospite...un applauso...

Donde la vidi arrivar un giorno, nel portico in un nascente temporale.Oh,eravamo tanti, ragion mia non ricordi il numero. Scoprii poi che tanto lontana non è da me, cotale ragazza. Visse per giorni in questa mia umile dimora tanto che propugnai quasi di adottarla, la giunonica fanciulla.Ma come si può condivider vitto e alloggio, se sempre a litigar con Penny sta? Desio lei ha: chiamar Penny per agognar un luogo.
Orbene,miei amichevoli e pazienti lettori, volete svelare la sua identità?

E finisce qui la prima puntata di "Indovina Chi"...ringrazio tutti,specialmente il Lambrusco che mi ha aiutato a comporre i versi, e mi raccomando: da ora scatta l'Internetvoto...ci vediamo lunedì prossimo,sempre alle ore 23 su I SENTIERI DELL'UTOPIA....Linea al TG

INDOVINA CHI-PRECISAZIONE

Ah,dimenticavo...per vedere tutti i post relativi all'etichetta "INDOVINA CHI" dovrete andare alla fine di questo post o di quello precedente e cliccare sulla relativa etichetta..che casino ragazzi...Splinder era più facile...sì ma l'esame di Ventriglia era un macello però

INDOVINA CHI- IT'S A JOKE

Bene,miei cari amici....ho apprezzato molto la gente che in questi giorni è andata sul mio blog ed allora ho deciso di fare una sorpresa...inizia in questo istante il giochetto dell'INDOVINA CHI!!!!!!
Dovrete partecipare numerosi,amici miei...
In cosa consiste questo gioco? Allora,io ogni tanto metterò dei post, contrassegnati dall'etichetta "INDOVINA CHI". Farò delle descrizioni fornendo indizi poetici,aulici (a belli,questo è un blog culturale,di poesie.Non stiamo pettinando le bambole) e voi dovrete scrivere nei commenti le vostre ipotesi, dovrete dire di chi secondo voi stiamo parlando...
Potrete chiedere ulteriori indizi,potrete mandarmi a fanbagno...insomma tutto quello che volete...
Questo è un tentativo per rendere più attivo questo mortorio di blog...
State attenti che vi controllo...parlo soprattutto alla combriccola di Via Salaria 113...

domenica 8 aprile 2007

NON SO CHI TU SIA


Non so chi tu sia
ma so che mi accompagnerai
nelle notti di insonnia,
nei pomeriggi senza sole.
Non so chi tu sia,
una condizione dei miei pensieri
o forse sei la loro risposta.
Non so da dove tu venga,
se sei presente in me dalla nascita
o se il tempo mi ti ha fatto scoprire.
Mi rendi tanto diverso dagli altri,
non so se mi abbandono a te
o se sono io a farti navigare.
Da sempre cerco di capirti,
amica infedele della mia vita,
sono un tuo innamorato deluso.
Tante volte avrei voluto tradirti
e sposare questo assurdo tempo
ma poi ho sempre scelto te.
Quante volte abbiamo viaggiato
verso un'utopia che tu crei per me
ma che poi gli eventi cancellano.
Ti ho vista nel pensiero dei poeti,
sei trasumanata verso le loro pagine
e la carta diventava il mio specchio.
Tante volte hai agito attraverso me,
ti ho sentita nelle mie lacrime,
ti ho vissuta attraverso poche note.
E' bastato un bacio, un viso di donna,
una piazza deserta, un gesto angelico..
e ti presentavi facendomi smarrire.
Ogni giorno ti mostri al pubblico,
sul grande palcoscenico della vita
davanti alla platea della realtà.
E lì in prima fila ci sono da sempre loro,
gli angeli che io e te abbiamo conosciuto
e che ti hanno più volte applaudito.
Sono gli amici più cari e sinceri,
gente passata e presente
che sposa l'illusione con il reale.
Talvolta si sono alzati anche in piedi
e mentre ricevevi la tua ovazione
ti sentivi più viva che mai.
Eppure talvolta li hai dimenticati,
prestando attenzione ad altri
che non meritavano la tua essenza.
Ogni giorno si chiude il sipario,
ed allora resto da solo con te
tu mi dici che non ho mai capito niente.
Non so chi tu sia,
non so da dove tu venga
ma so che ti chiami anima.




20 LUGLIO 2002

Ecco come ho reso, tramite un foglio di carta, il ricordo di una ragazza canosciuta (non è un errore di stampa, è un termine poetico) prima di partire per le vacanze estive del 2002.
Sentivo l'aere completamente diversa...
Purtroppo, però, questa è la cronaca di un fiore non colto...

Guidato dalla freschezza dell'aria,
spinto da un desiderio indefinito,
avevo voglia di ritrovarmi ancora.
Un animo romantico non stagna,
deve essere continuamente acceso
affinchè si faccia sempre poesia.
Falconara si stava preparando all'evento:
il cielo e le nuvole avevano litigato
per somigliare all'azzurro dei tuoi occhi.
Il treno grigio e pieno di abitudine
aveva ritrovato in un attimo il vigore
mentre tu ti sedevi dietro di me.
E da quel momento mi trovrai solo,
senza udir nemmeno un sospiro,
soltanto il mio cuore in subbuglio.
Sono certo di aver visto un'incertezza
che interrompeva quell'intensità
e che mi rendeva uno straniero.
L'acciaio del treno rompe la magia,
è ora di separarsi da questo momento
tanto breve ma eterno come una vita.
Il silenzio ci ha regalato un dialogo
ed il mio saluto mi dona un tuo sorriso
insieme ad una sensazione di gioia sopita.
Il mostro d'acciaio ti porta via,
ma non se ne andrà il tuo ricordo
mi servirà soltanto una matita.

QUELLO CHE PROVO PER TE

Questa la scrissi nel lontano 2001...avevo 18 anni...che bei tempi

Non devi mai pensare che ci lasceremo
perchè io vivrò in ogni cosa che vedrai.
Sarò in un bambino che si affaccia alla vita,
in un verso di chi amava e odiava insieme,
in un pulcino che per caso ti osserverà.
Quando vedrai una stretta di mano tra la gente,
quando decorerai un tramonto con i tuoi occhi
ed ogni volta che il tuo cielo si unirà al nostro,
allora non devi far altro che pensarmi ed io sarò lì.

NON DIMENTICATE

Che cosa è l'orrore? Un concetto astratto? Maestri del cinema o altri artisti di ogni tipo hanno cercato di rendere concreto ciò che può farci paura...Eppure per me basta aprire un libro di storia per conoscere davvero l'orrore....


Giorni passati a scutare il cielo,
sperando di vedere qualche colomba
simbolo di ciò che ormai è perduto.
Giorni in cui l'anima muore ogni istante,
dove il dolore fisico è l'unica barriera
per non concedersi del tutto alla follia.
Venite nei luoghi del delirio umano,
dove carcerieri e prigionieri hanno perso,
lasciando da parte la loro essenza.
Se volete che ciò che è stato non si ripeta,
se desiderate cancellare questo orrore,
dovrete ricominciare a costruire da qui.
Se alzerete lo sguardo al cielo mi vedrete,
son uno dei tanti passati per il camino,
ora con i miei amici fluttuo nel vento.
Se interrogherete voi stessi ci sentirete,
è facile, ripetiamo sempre le stesse parole:
"Non dimenticate, non dimenticate".

INTERMEZZO SEMISERIO

Mi dispiace non aver scritto più nulla dopo i primi tre post...ma tra studi, giri, uscite con gli amici, donne che alzano un po' il gomito, che mi danno del lei o che mi pedinano...beh,non ho più avuto tempo!! Poi ci si è messo pure il virus...E così sono passati ben 4 mesi...ora cercherò di aggiornarlo più spesso...
Sì, vabbè ma tanto non lo legge nessuno sto blog!! Lo hanno letto 3 persone di numero...Insieme al sottoscritto, siamo in 4.
E io che all'inizio avevo fatto pure il gradasso dicendo:"Vorrei che questo blog diventi uno spazio di discussione..."...Sogna, Marco mio! Però almeno un commento c'è stato...dai,dai che sono fiducioso......

Marco (o se preferite Il Mercante di Stelle)