sabato 19 dicembre 2009

LA GENTE COME ME

La gente come me è amica della sera
perché essa è meno usurata dall’uomo
e offre meno spazio alle grida diurne.
La gente come me guarda alle stelle
e capisce che esse sono irraggiungibili
perché disprezzano ciò che osservano.
La gente come me ama la semplicità,
poiché la ricchezza non è virtù materiale
ne un’immagine da esporre in vetrina.
La gente come me parla con se stessa,
evitando di consegnarsi a questo tempo
dove l’azione non bada alla conseguenza.
La gente come me non si maschera mai,
non costruisce un volto di falsi sorrisi,
non nasconde coltelli dietro la schiena.
La gente come me sa sorridere ancora,
per qualcosa che è un brillante castello
celato dalle sembianze di una capanna.
La gente come me sa ancora piangere,
di lacrime versate su di una singola vita,
o per il venir meno del sogno originale.
La gente come me non imparerà mai
che quelle strade perdute nell’oblio
fanno parte del programma di viaggio.
La gente come me si chiede dove vive,
essa vaga tra nuvole e pensieri di carta
lasciando che il corpo rimanga a terra.
La gente come me non sa come giocare,
nell’antica battaglia tra cuore e ragione,
perché la scelta le fu imposta da sempre.
La gente come me si permette di amare,
perchè le piace andare contro corrente
e ricostruire la favola a tutti comune.
La gente come me celebra i diversi,
eroi tramutati in pagliacci dal mondo,
e pensa meritino finalmente un brindisi.

Nessun commento: