sabato 19 dicembre 2009

RITORNO(di sera si è migliori)

È stato forte il desiderio di partire, di visitare tutti gli angoli del cuore….

Carissimi, eccomi di nuovo tra di voi. Questa volta i post che seguiranno sono cinque e non tre come al solito. D’altronde sono quasi due anni che non scrivo su questo blog. Anche l’ultima volta che l’ho fatto, avevo addotto una motivazione per i miei lunghi silenzi.
Spesso ho pensato che la poesia esista solo nelle menti di alcuni esseri umani. Talvolta arrivo a credere che essi (chiamateli poeti, artisti, come volete) siano alieni dimenticati da un disco volante atterrato la notte dei tempi.
Poi rifletto meglio e penso al grande potere che ha la memoria. L’uomo è tale se non dimentica il passato. Anche la sofferenza può essere portatrice di umanità.
Quello che sono io oggi, ad esempio, lo devo a troppe persone. Ho incontrato angeli e diavoli. C’è chi mi ha dato oro e c’è chi invece mi ha gettato fango addosso. Eppure sento di ringraziare tutti.
In qualche modo ognuno di loro ha permesso di farmi capire chi sono.
Non si tratta certo di un cammino facile per nessuno di noi. Sembra come di essere tanti protagonisti di un racconto di cui non si conosce il narratore. Chi sarà costui? Sarà Dio? Sarà il Destino? Sarà il Caso? Ci sarà un progetto dietro a tutto questo?
Penso che spesso siamo stati presi da manie di grandezza. C’è chi vuole diventare narratore a tutti i costi anteponendo il destino personale a quello dell’umanità intera. Ma c’è anche chi, nel proprio piccolo, può causare enormi sofferenze…non c’è bisogno di diventare narratori per farlo.
I ricordi sono spesso una chiave. Perché anche chi ora imbraccia un fucile, anche chi vende i corpi della gente, anche chi fa della politica uno strumento di terrore, anche chi non ha paura a violentare menti troppo fragili…un tempo era innocente.
Certa gente forse possiede un’anima cieca e non riesce a guardarsi dentro. Purtroppo per loro quella strada verso il progetto iniziale è ormai smarrita. Ma se tutti avessimo la capacità di ricordare, di tornare bambini, di provare empatia, di vestirci di umiltà e semplicità: allora forse questa grande assente chiamata “poesia” si farà vedere di nuovo.
Io questa sera ho provato a farlo e mi sono ritrovato nei sentieri dell’utopia…………..

Nessun commento: